La Polizia di Stato, all’esito di un’ulteriore attività di analisi delle posizioni di soggetti coinvolti nei fatti delittuosi verificatisi di recente a Cantù, ha emesso altri 9 nuovi provvedimenti di prevenzione. Nello specifico 5 D.AC.UR. – divieto di accesso alle aree urbane – e 4 provvedimenti dell’avviso orale emessi dal Questore di Como Marco Calì, a carico di persone ritenute responsabili di reati e comportamenti che hanno fortemente compromesso l’ordine e la sicurezza pubblica nel centro cittadino.
A Como, un ulteriore 6° provvedimento di D.A.C.UR., è stato inflitto ad un 25enne originario dell’Ecuador resosi responsabile di una moltitudine di reati contro il patrimonio, contro la persona e la pubblica amministrazione, con 3 anni di divieto e senza poter gravitare all’interno di un largo perimetro della città.
Negli ultimi mesi il centro cittadino di Cantù è stato teatro di svariati episodi criminosi, tra cui risse, liti e reati contro il patrimonio, a cui l’attività investigativa capillarmente condotta dalle Forze dell’Ordine ha consentito di dare immediate risposte di sicurezza.
Due sono state le risse davanti a due distinte discoteche canturine in questi ultimi mesi, quella dell’11 maggio in Piazza Garibaldi e del 19 maggio in via Milano. Una dettagliata informativa è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Como dai Carabinieri di Cantù e poi al Questore di Como che, collaborato dagli specialisti della Divisione di Polizia Anticrimine, ha emesso 6 provvedimenti a carico di 5 canturini di età compresa tra i 18 e i 21 anni, alcuni di origini magrebine: tra loro un 20enne che appunto oltre al D.A.C.UR. ha ricevuto anche l’avviso orale del Questore.
Tre invece sono i responsabili dei fatti avvenuti la notte tra il 21 e il 22 giugno scorso nel centro di Cantù, si tratta di persone adulte che sono venute alle mani all’interno di un locale pubblico. L’esito amministrativo non è cambiato, nonostante l’età dei destinatari, che va dai 31, ai 35 e sino ai 41 anni: 3 sono gli avvisi orali del Questore notificati ad ognuno di loro dopo l’analisi degli atti trasmessi dai Carabinieri di Cantù.
Continueranno le valutazioni da parte della Divisione Anticrimine della Questura di Como della documentazione inviata dai Carabinieri e dalla Polizia Locale di Cantù e dalle Forze di Polizia di Como, che hanno al vaglio ulteriori posizioni inerenti altri fatti delittuosi che comprendono sia Cantù che la città di Como. In totale sono 19 i provvedimenti di prevenzione firmati dal Questore di Como dopo i fatti di Cantù del 2 giugno, un segnale incisivo delle istituzioni che garantisce il senso di sicurezza nella popolazione e il mantenimento della legalità.